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Virus ZIKA, atleta inglese alle Olimpiadi congela il suo sperma

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La psicosi da virus ZIKA trasmesso dalle zanzare Aedes, è talmente forte da aver provocato nell’atleta inglese Greg Rutherford, campione di salto in lungo e oro alle Olimpiadi di Londra 2012, un convincimento: prima di partecipare alla manifestazione l’atleta ha deciso di congelare il proprio sperma. Tale decisione, presa di comune accordo con la moglie, è volta a salvaguardare la prole futura. Infatti, se contratto, il virus ZIKA può provocare nel nascituro l’insorgenza di problemi neurologici in età adulta che possono portare alla paralisi e poi alla morte. La trasmissione del virus ZIKA può avvenire sia per la puntura delle zanzare infettate dal virus, sia mediante rapporti sessuali con chi è già stato infettato dal virus ZIKA. Gli organizzatori delle Olimpiadi di Rio de Janeiro in Brasile, in programma dal 5 al 21 agosto stanno facendo i conti con la paura. A preoccupare non solo il terrorismo ma anche il rischio di contrarre il virus zika. Anche se il rischio è ridotto per l’imminente arrivo dell’inverno in Brasile, il virus ZIKA è una minaccia sempre viva per tutti gli atleti. A preoccupare sarebbe il ritorno in Europa di atleti e spettatori, in cui i vettori del virus ZIKA sono ancora attivi e dunque alto potrebbe essere il rischio di focolai locali. A rinforzare la convinzione di Rutherford è stato l’accorato appello di un gruppo di scienziati (circa un centinaio, ndr) i quali, inascoltati, avevano chiesto ufficialmente all’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, di considerare una nuova sede per le Olimpiadi che fosse differente dal Brasile per evitare il contagio ovunque nel mondo.

Per evitare il contagio un’ottima soluzione è quella di seguire scrupolosamente i consigli per la sicurezza dei viaggiatori, tra questi quello rivolto alle donne in gravidanza di non recarsi nei luoghi di proliferazione del virus ZIKA e per tutti di proteggere la pelle dalle punture di zanzare, evitare rapporti sessuali non protetti e astenersi dall’avere rapporti sessuali per un mese dalla data del rientro.

A livello sportivo per Rio 2016 è da registrare il forfait del ciclista statunitense Van Garderen, che si è detto molto preoccupato per gli effetti che il virus ZIKA potrebbe avere sulla moglie incinta. L’ultimo di una lunga serie di defezioni causate dalla paura.


A cura della Redazione

Fonte: Humanitasalute.it

Photo by Sportface.it

© Sani per Scelta

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