
Giugno è il mese che dà il benvenuto alle cene all’aperto, magari in occasione di un compleanno o di una rimpatriata familiare prima di partire per le vacanze. Ma è anche il mese che offre i primi fagiolini e pomodori, magari quelli dell’orto dei nonni. Per unire tutti questi ingredienti che inaugurano l’estate, ecco un piatto favoloso, sia nel gusto che nel benessere.
Quinoa: È ricca di proteine, di fibre alimentari (utili per la moderazione dell’indice glicemico, per la riduzione del colesterolo e per un buon funzionamento dell’intestino). Per quanto riguarda i sali minerali, apporta buone concentrazioni di magnesio, fosforo, calcio e ferro.
Lenticchie: sono una miniera di proteine e sali minerali (ferro, magnesio, potassio). Svolgono anche una funzione antiossidante.
Fagiolini: legumi dal basso apporto calorico ma elevatissima quantità di acqua. Sono poi ricchi di fibre, sali minerali e vitamina A.
Pomodori: grazie all’elevato contenuto di licopene, sono un potente antiossidante. Ricchi anche di acqua, sali minerali e vitamine.
200 g di quinoa
150 g di lenticchie già cotte
Fagiolini q.b.
Pomodori datterini q.b.
Curry
Sale
Olio e.v.o
Menta
Cuocere i fagiolini in acqua bollente e salata per qualche minuto, in modo tale da mantenere la croccantezza. Prelevarli con una pinza e riutilizzare l’acqua di cottura per cuocere la quinoa. Mentre cuoce la quinoa, tagliare i fagiolini a pezzi e metterli in una terrina, a cui si aggiungeranno anche i pomodori tagliati a cubetti e privati dei semi, le lenticchie e infine la quinoa. Condire con polvere di curry, aggiustare di sale, olio e guarnire con fogliette di menta.
A cura di Valeria Baruzzo
© Sani per Scelta
Valeria Baruzzo
Laureata in Linguistica presso l’Università degli studi di Padova. Ha svolto numerosi progetti-scambio finanziati dall’Unione Europea (Bulgaria, Germania) e ha partecipato al 22° raduno mondiale di scout (Svezia). Ha aderito al “progetto Leonardo”, grazie al quale ha svolto uno stage in Regno Unito presso il County Hall di Durham. Ha trascorso un anno di mobilità Erasmus+ studio presso l'Universidad de Alcalá (Madrid) e ha partecipato al progetto ICPU - Rethinking Food Systems presso The University of Sydney.