I Luoghi dell'Anima, Sani per Scelta

LUOGHI DELL’ANIMA: IL TAVELLO

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Si chiama “il Tavello”, questa grandissima golena sulle rive del fiume Brenta, vicino a Padova, che ospita pioppeti, sentieri, paludi e campi, oltre ad una suggestiva Villa Veneta perfettamente conservata. D’estate si sentono i grilli, il rumore dolce del fiume che scorre pigro tra le sue morbide anse, e si sente il profumo dell’erba tagliata. In autunno, si osservano luci aranciate, mentre iniziano i primi freddi e gli uccellini man mano si fanno meno vivaci. D’inverno, è un po’ spoglio, ma conserva comunque una certa bellezza, forse un po’ austera. E a primavera, il rosso dei papaveri si unisce alla danza delle api, e fa venire voglia di giri in bicicletta, pic-nic e giochi di ragazzi. In ogni stagione, è un luogo da amare, un luogo in cui ritrovare il silenzio, un luogo per respirare un’aria un po’ diversa da quella puzzolente della città e per sentirsi un po’ più vicini alle cose che contano davvero. Nato per proteggere fisicamente gli abitanti del paese in cui si trova dall’esondazione del fiume, è diventato un luogo in cui la protezione diventa anche spirituale.

 

Attività sportive: quest’area naturalistica protetta a livello regionale ed europeo, è anche una bella opportunità per praticare qualsiasi attività fisica, dalla corsa, alla bici, all’equitazione, alla canoa. Il Tavello fa parte dell’“Anello fluviale del Brenta”, un percorso di circa 54km che abbraccia la provincia di Padova seguendo il corso del fiume Brenta.

 

Eventi: ogni estate, all’inizio di luglio, l’associazione “Ottavo Miglio” organizza un festival all’aperto con musica, buon cibo e incontri culturali. Ogni anno viene dato un tema al festival, un tema legato all’ambiente che faccia riflettere sul nostro atteggiamento verso la natura. Il luogo in cui si svolge è davvero suggestivo: si tratta di un’area verde affacciata sulle sponde del Brenta, illuminata da piccole torce e animata dal chiacchiericcio della gente che, ogni anno più numerosa, partecipa a questo evento.

 

Dove dormire: abbiamo provato l’Hotel Valbrenta, 3 stelle con camere spaziose e pulite, situato a pochi passi dall’inizio dell’area naturalistica. In alternativa, anche il tranquillo B&B Chiara , situato sempre nelle vicinanze, è una buona soluzione per l’alloggio.

 

Dove mangiare: si consiglia l’osteria al Tirovino, bellissima location e ottimo cibo. Ma per quanto riguarda la gastronomia, si suggerisce di programmare la visita durante il ponte del 25 aprile, quando ha luogo la tradizionale “sagra dei bigoi”: avrete la possibilità di gustare sapori della tradizione veneta, scegliendo tra un’ampia gamma di primi e secondi, e osservare la produzione della pasta tradizionale che verrà impastata, “torciata” e cucinata davanti ai vostri occhi.

 

Nei dintorni: da non perdersi una visita a Padova, un piccolo scrigno di storia, cultura e arte, raggiungibile anche con mezzi pubblici. Oppure, se si desidera fare un rapido viaggio nel tempo, si consiglia una gita a Cittadella, in cui è possibile vivere l’emozione di camminare sulle antiche mura medievali.

 

A cura di Valeria Baruzzo

© Sani per Scelta

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Valeria Baruzzo

Laureata in Linguistica presso l’Università degli studi di Padova. Ha svolto numerosi progetti-scambio finanziati dall’Unione Europea (Bulgaria, Germania) e ha partecipato al 22° raduno mondiale di scout (Svezia). Ha aderito al “progetto Leonardo”, grazie al quale ha svolto uno stage in Regno Unito presso il County Hall di Durham. Ha trascorso un anno di mobilità Erasmus+ studio presso l'Universidad de Alcalá (Madrid) e ha partecipato al progetto ICPU - Rethinking Food Systems presso The University of Sydney.

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