Cibo e salute

L’alitosi si combatte anche a tavola

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L’alito non proprio fresco al risveglio magari dopo una cena pesante spesso é un problema solo per il partner. Quando però l’alito cattivo diventa un problema quotidiano, può influire negativamente sulla vita sociale portando chi ne soffre a ridurre al minimo i contatti interpersonali. Un disturbo imbarazzante condiviso da oltre la metà della popolazione mondiale, soprattutto over 40.

A cura di Valeria Tagni

QUANDO IL PROBLEMA È NEL CAVO ORALE

Le cause dell’alitosi sono in gran parte riconducibili a patologie del cavo orale. Per questo motivo, quando si presenta questo problema è consigliabile una visita di controllo dall’odontoiatra. Patologie comuni che portano all’alitosi sono la gengivite e la parodontite o piorrea, associate a placca dentale, oppure protesi o ricostruzioni eseguite male che trattengono la placca; ma anche una semplice carie può essere responsabile del disturbo. Una regolare profilassi di igiene orale professionale almeno due volte l’anno dovrebbe ridurre il problema. Se l’alitosi continua, il dentista consiglierà indagini più approfondite in quanto l’origine potrebbe essere ricondotta a cause non imputabili al cavo orale.

OGNI GIORNO UNA BOCCA SANA E PROFUMATA

Una scrupolosa igiene del cavo orale è il primo passo per combattere l’alitosi. Gli specialisti consigliano di spazzolare i denti dopo ogni pasto oppure, quando non è possibile, utilizzare un collutorio antisettico o un chewing-gum senza zucchero che aiuta ad asportare eventuali frammenti di cibo dalla superficie dentale. Quando ci si lava i denti è importante dedicare qualche minuto anche allo spazzolamento della lingua, in particolare a livello del terzo posteriore dove è più difficile la naturale rimozione della placca per la presenza del palato molle. La placca, infatti, è composta da milioni di batteri, alcuni dei quali interagiscono con proteine presenti nel cavo orale producendo gas solfurei responsabili dell’alito cattivo. Altro punto difficile è l’interstizio tra un dente e l’altro: per pulirlo bene è consigliabile usare il filo interdentale una volta al giorno.

BUONE ABITUDINI BOCCASANA

Talvolta possono soffrire di alitosi persone che non hanno mai avuto problemi dentali. In questo caso, come suggerito dalla nostra esperta, la responsabilità va ricercata altrove. Una causa potrebbe essere quello che mangiamo: fino a quando il nostro organismo non ha eliminato completamente gli alimenti assunti, l’odore dell’alito continua ad esserne influenzato, come dimostrano diversi studi dell’Associazione Americana dei Dentisti. Per prevenire l’alitosi è meglio scegliere cibi semplici, non eccessivamente saporiti e poveri di grassi, evitando invece i latticini che vengono sfruttati dai batteri intestinali per sviluppare metaboliti maleodoranti. E visto che la scarsa salivazione predispone all’alitosi, è consigliabile evitare cibi salati o zuccheri semplici e bere almeno due litri di acqua al giorno (una abitudine anche per il benessere generale, ndr).

DALLA NATURA LE ERBE SALVA-ALITO

Se l’alitosi è invece dovuta alla cattiva digestione, possiamo aiutare il nostro corpo con un decotto di cumino selvatico o una tisana a base di finocchio e anice che stimolano le secrezioni biliari e salivari. E per rinfrescare la bocca? Ottimo il prezzemolo: masticarne le foglie aiuta a debellare i composti sulfurei volatili responsabili dell’alito cattivo, mentre un decotto di foglie di prezzemolo e chiodi di garofano usato dopo i pasti è un efficace collutorio naturale.


BACIARSI UN TOCCASANA, MEGLIO CON PASSIONE


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