
È l’ormone tipico del genere maschile e può essere un buon indicatore dello stato di salute; infatti, quando è troppo basso può provocare problemi di natura cardiovascolare, osteoporosi e diabete.
Realizzato in collaborazione con dottor Gian Paolo Baruzzi
Il testosterone è un ormone steroideo del gruppo degli androgeni, che viene prodotto principalmente nei testicoli. Il testosterone è l’ormone sessuale maschile prodotto principalmente dai testicoli, ma in parte anche dalla ghiandola surrenalica: questo ne spiega la presenza, seppur in minime quantità, anche nella donna. Nell’uomo svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo degli organi sessuali: differenziazione dei testicoli e di tutto l’apparato genitale, e dei caratteri sessuali secondari come barba, timbro di voce e muscolatura. Contribuisce, inoltre, a garantire la fertilità, in quanto determina la maturazione degli spermatozoi. In pratica, una giusta quantità di questo ormone nel sangue è necessaria per garantire, nell’uomo, una buona salute. Infatti, perdita della massa muscolare, riduzione della densità ossea e calo del desiderio sessuale sono le prime e principali conseguenze di insufficienti livelli di testosterone nell’uomo. Ma c’è di peggio: nuove ricerche dimostrano infatti che la diminuzione di questo ormone nel sangue può anche aumentare il rischio di tumore alla prostata e di cardiopatie.
PRESERVA LA VITA SESSUALE E LA SALUTE
Il testosterone è un indicatore dello stato di salute, anche sessuale, dell’uomo e può essere rilevato attraverso un test sul sangue o sulla saliva. Pur esistendo degli intervalli di riferimento, la quantità di ormone può essere molto diversa in ogni uomo; ciò significa che esiste un livello ottimale per ciascun individuo che dipende da molti fattori. Questo rende necessario misurare più volte nel corso della vita il proprio valore, al fine di effettuare una valutazione che ne confronti i risultati a distanza di tempo. Sappiamo infatti che, dopo i 40 anni, il livello di testosterone nel sangue scende fra lo 0,5 ed il 2% per anno di età. Un valore del testosterone minore rispetto a quello atteso, ad esempio, può indicare una forma di ipogonadismo che si associa a rischio cardiovascolare e osteoporosi, oltre che a un maggiore rischio di diabete e a inferiore sensibilità all’insulina e minore compenso glicemico per i diabetici. Sostanzialmente, si tratta di un indicatore importante per lo screening di alcune malattie. Un livello normale, invece, indica generalmente uno stato di benessere, specialmente in relazione alle patologie croniche; tanto è vero che, se non esistono controindicazioni dovute all’età o alla presenza di altre patologie, il testosterone viene somministrato a chi non ne produce abbastanza.
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