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Il rischio di fidarsi… e salvarsi

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Al “gioco della fiducia” siamo stati coinvolti tutti almeno una volta nella vita. I bambini, ad esempio, fanno gioiosamente questo gioco e “si lasciano andare” cadendo all’indietro, per farsi prendere dai propri genitori, certi di essere presi. Si affidano incondizionatamente, nessun tentennamento, nessun dubbio.

Per loro ogni volta che “accade la Fiducia” è già Amore.

Lemony Snicket, (scrittore e sceneggiatore statunitense) ha scritto: Con i bambini capirsi è semplice. Quando ti prendono per mano, hanno già scelto di fidarsi di te.

Fiducia significa ..

La parola Fiducia deriva dal latino CONFIDENTIA e significa “con fede e convinzione”, cioè credere che tutto andrà come ci aspettiamo che vada.

Ma vuole additarci anche un Modo di Essere, un Sentimento, un Atteggiamento verso la Vita e soprattutto verso Noi Stessi che ci aiuta a rafforzare i legami e fortificare l’autostima.

Mi fido di me

Per Costruire la fiducia è necessario affrontare quello che ci fa paura perchè spesso la carenza di fede in noi stessi ha origine proprio dal non credere nei nostri mezzi. Se invece “nutriamo” fiducia in noi finiamo con Ispirarla agli altri, come in un circolo virtuoso.

Altrimenti, rischiamo di attuare la “profezia che si autoadempie”, cioè meno crediamo in noi e nell’altro e più facilmente ci disponiamo a restare delusi, in quanto finiamo con l’indurre nell’altro ciò che temiamo accada. E basterebbe a volte perdonare a noi stessi e agli altri il fatto di essere Imperfetti, di poter anche deludere. Da qui l’importanza di Fidarsi…  per “scoprire” la fiducia.

Stephen R. Covey (è stato un educatore, scrittore  statunitense nella prima metà del ‘900) afferma: “Quando la fiducia è alta, la comunicazione è facile, istantanea ed efficace”. E ci dona benessere, potremmo aggiungere.

Ernest Hemingway (è stato uno scrittore e giornalista statunitense) ci viene in soccorso dicendo: “Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno… è dargli la tua fiducia”.

Fidarsi è bene.. ma non fidarsi è meglio?

Fidarsi non deve voler dire consegnarsi mani e piedi a chiunque o affidarsi da sprovveduti allo sbaraglio, e non significa neanche mancanza di cautela o di legittima difesa. Significa invece mettere in conto qualche delusione e, nonostante il rischio, provare ad avere fiducia, perchè solo fidandoci di noi stessi e della nostra capacità di “ammortizzare” qualche delusione ci sapremo “affidare” alla vita, sapendo comunque di “cadere in piedi”, qualsiasi cosa accada.

La fiducia andrebbe “meritata” ma ciò non vuol dire che non dobbiamo Fare Credito di un po’ di fede almeno a chi conosciamo. E se accade di essere divenuti malfidenti a causa di chi ci ha traditi non dobbiamo per questo non fidarci più di altre persone che non ne hanno colpa.

Possiamo dunque fidarci di pochi, ma è sconsigliabile non fidarsi di Nessuno, anche quando siamo stati scottati.

La Fiducia rischiosa

La fiducia è un atto di coraggio, ma l’amore per gli altri (per una persona amica o per un amore) è per i coraggiosi, e solo chi ha “fede in se stesso” potrà ritrovare la fiducia per credere in qualcuno, anche in questo nostro presente senza bussole. Se non rischiamo nulla forse non soffriremo qualche delusione ma non godremo di niente rassegnandoci alle nostre paure, a volte alle nostre viltà, alle nostre chiusure mentali.

Colui che non crede a nessuno ignora che egli stesso non verrà poi, istintivamente, considerato Degno di Fiducia. Gandhi infatti diceva: “Diventa il cambiamento che vuoi vedere negli altri”. Come dire: inizia tu a dare fiducia, fallo per dono, magari perdonando chi ti ha deluso e te stesso, senza alzare muri con atteggiamento vittimistico ed aprendoti invece a nuove esperienze, senza indurimenti della personalità che rischiano di renderci meschini, non duri.

Fidatevi!

Non fidarsi è rischioso ma Fidarsi è meglio. E’ un rischio necessario anche se non ci mette al riparo dal timore di tradimenti e delusioni. Sarebbe però bene andare sempre nella direzione di ciò che temiamo, dei nostri fantasmi interiori, perchè forse lì è la nostra vera vita e la Salvezza. Privi di totale fiducia in noi e nel prossimo non riusciremmo nemmeno ad alzarci al mattino: un panico paralizzante ci assalirebbe. Non ci sarebbero scoperte né sfide se non scegliessimo ogni giorno di cooperare con gli altri, se non potessimo contare su qualcuno in cui credere. Donarci con fede può insomma ridarci benessere e reidratare l’anima.

Rimanere scottati ogni tanto fa parte del gioco…  Fidatevi!

IL GIOCO DELLA FIDUCIA

Numero ideale di partecipanti: non c’è limite, neppure di età, va bene anche per i ragazzi ed adulti

Come si gioca:  Creare spazio in una stanza o all’aperto, disporsi in circolo. Un volontario va al centro. Inizialmente è necessario che il gruppo tenga le mani protese verso il centro in maniera tale che il volontario si senta protetto e sicuro. Man mano che la fiducia aumenta, i partecipanti iniziano ad allontanarsi disponendosi alle spalle del volontario che, dando le spalle agli altri, quando è pronto si lascia andare all’indietro aprendo le braccia e chiudendo gli occhi. Gli altri lo devono afferrare per le braccia. Lo stesso gioco però si può fare anche solo tra due persone.

Obiettivi: è un bel metodo per iniziare una scalata alla fiducia, incoraggiarci a lavorare insieme per raggiungere un obiettivo di gruppo, per imparare a fidarsi e condividere.
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Giovanni Cacia

Quarant'anni di esperienza nel settore della comunicazione medico scientifica. È stato Caporedattore della rivista Antiaging e Consulente Editoriale di Benessere e Bellessere , Esteticamente e Natura e Benessere. Poeta, autore del libro "Il Respiro del Tempo"

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