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Dai 50 anni, due drink al giorno aumentano il rischio di ictus

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Dopo i 50 anni, quando il rischio di ictus aumenta, l’alcool sembra essere un fattore di rischio più temibile di diabete e ipertensione.

A dirlo, uno studio realizzato dall’autorevole Karolinska Institutet di Stoccolma in Svezia e pubblicato sulla rivista Stroke (Ictus) che per 43 anni ha studiato 11.644 gemelli svedesi di ugual sesso.
Lo scopo della ricerca era di verificare la presenza di un fattore variabile in funzione dell’età e del consumo di alcolici sul rischio di ictus, nonché di stabilire il ruolo di fattori genetici presenti all’inizio della vita. I dati raccolti dimostrano che due drink al giorno – un drink corrisponde a una lattina di birra da 330 ml, a un bicchiere di vino da 125 ml oppure a un bicchierino di superalcolico da 40 ml – aumentano del 34% le probabilità di subire un evento cerebrovascolare acuto (ictus) rispetto a chi ne beve soltanto mezzo.
Inoltre, l’autrice dello studio Nancy Pedersen sottolinea che, rispetto a chi non beve o beve poco,bere troppo nella mezza età anticipa di 5 anni le probabilità di andare incontro a un ictus, indipendentemente da eventuali fattori genetici. «Questi risultati implicano che il consumo di alcol dovrebbe essere considerato un fattore di rischio età-dipendente per l’ictus» conclude Pedersen.
A cura di Liana Zorzi
© Sani per Scelta
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Liana Zorzi

La dott.ssa Liana Zorzi, Direttore di Sani per Scelta, sociologa con un passato da infermiera e giornalista esperta nella divulgazione della medicina antiaging, collabora con alcuni tra i più prestigiosi medici e istituti a livello internazionale ed è relatrice in convegni in Italia e all’estero.

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