
La cistite è un’infiammazione della vescica che si calcola colpisca in media almeno una volta all’anno il 20/30% delle donne tra i 20 e i 50 anni.
I sintomi si manifestano in urgenza ad urinare, dolore all’inizio o alla fine dell’emissione dell’urina e talvolta febbre.
Si può soffrire di cistite acuta causata da traumi diretti, rapporti sessuali intensi, “colpi” di freddo improvvisi.
Quando la cistite invece si presenta frequentemente, i fattori scatenanti possono essere molteplici. La causa principale è da ricercarsi a livello intestinale, in cui si può generare un’autoinfezione dovuta a uno squilibrio della flora intestinale. Tale squilibrio può essere dovuto a un uso improprio di farmaci, ad una tendenza diabetica, o anche ad intolleranze alimentari.
Il miglior modo per prevenire la cistite, in questi casi, è curare l’alimentazione, tenere sotto controllo le intolleranze e impostare una dieta di rotazione, evitare o ridurre i cibi che possono essere causa di irritazione intestinale. Infatti, secondo uno studio effettuato su un campione di 70 donne, esiste una sorta di correlazione tra l’assunzione di un determinato alimento e l’insorgenza di cistite (cibi scatenanti).
COME CAPIRE QUALI SONO I CIBI SCATENANTI
Per capire se ci sono e quali sono i cibi scatenanti, è consigliato adottare un metodo che preveda una dieta di base, con cibi generalmente tollerati, ed introdurre gradualmente un alimento potenzialmente irritante (esistono test specifici per le intolleranze alimentari)
Una volta individuato l’alimento, non è necessario eliminarlo completamente dalla dieta, talvolta è sufficiente limitarne l’assunzione.
I consigli per una dieta preventiva sono molteplici:
1. bere molta acqua, almeno 2 litri al giorno, associando un alcalinizzante. Questo permette di contrastare la formazione di un ambiente acido, che favorisce l’aggregarsi di acido urico in cristalli che possono graffiare le pareti uroteliali; una buona idratazione invece è importante per diluire l’acidità urinaria ed eliminare più in fretta le sostanze irritanti;
2. assumere cibi che contengono fermenti vivi come lo yogurt, aiutano il mantenimento della flora intestinale;
3. assumere i semi di pompelmo, hanno un’azione battericida che si esplica anche sulla candida;
4. assumere mirtilli, lamponi, more, uva spina e ribes, ricchi in vitamina C, che aiuta il sistema immunitario ed hanno anche funzione antiossidante, antiallergica e favoriscono l’assorbimento di ferro e minerali;
5. preferire cibi depurativi, meglio se crudi, poco salati e poco conditi, si consigliano patate, carote, barbabietole, bietole, lattuga, pomodori maturi e piselli;
6. evitare la frutta secca, il latte vaccino, le carni insaccate e le frattaglie.
Gli articoli hanno valore informativo e non si sostituiscono al parere del medico specialista.
A cura della Redazione
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