Salute

Candida: prima o poi colpisce tutte

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Come evitarla, cosa mangiare, quali rimedi.

Perdite biancastre e dense, prurito e irritazione, talvolta gonfiore e dolore. Sono i sintomi della candida, un’infezione fungina molto ricorrente che colpisce 1 donna su 3 “ma sono almeno il 90% a soffrirne almeno una volta nella vita e quelle in cui la candida rimane ‘silente’”dice la Dottoressa Fiammetta Trallo, Specialista in Ginecologia a Bologna, Forlì e Terme di Castrocaro.

“Il microrganismo responsabile della candida ama vivere negli ambienti umidi e caldi del corpo umano, come la mucosa orale, il tratto gastrointestinale e i genitali sia maschili sia femminili. La forma più conosciuta è del tipo ‘albicans’, ma circa il 30% circa delle infezioni riguardano, invece, altri tipi di funghi dello stesso genere che, pur essendo molto irritanti, non comportano perdite, ma si manifestano con bruciore, gonfiore a livello dei genitali esterni e difficoltà nei rapporti sessuali” spiega l’esperta.

La candida è normalmente presente nel nostro organismo ma è innocua perchè la sua proliferazione viene mantenuta sotto controllo dai batteri “buoni” della flora batterica intestinale e dalle difese immunitarie. “Si tratta però di un microrganismo ‘opportunista’ -spiega la ginecologa – che approfitta di situazioni particolari per manifestarsi e, poiché è molto resistente e attivo in ambienti difficili, quali quelli umidi e poco ossigenati, può rimanere latente molto a lungo non solo a livello genitale ma anche nell’intestino.

Cosa attiva la candida?

1. squilibrio della flora batterica

2. terapie antibiotiche prolungate

3. abbassamento delle difese immunitarie

“Il fungo della candida – continua l’esperta – può arrivare fino al nostro intestino per vie differenti e lì dare luogo a problemi piuttosto comuni come forte stitichezza, meteorismo, colon irritabile, pur non manifestandosi a livello genitale. E’ in effetti davvero facile entrare in contatto col fungo della candida, ma non dobbiamo mai sottovalutare un primo episodio di candida, per evitare che diventi poi difficile debellare la micosi. Ecco perché è sempre bene affrontare l’attacco acuto con antimicotici per via orale oltre che con i classici creme e ovuli vaginali a livello topico, per agire a 360° anche là dove la candida potrebbe già essere presente.”

Consigli di igiene che allontanano il rischio di candida

1. lavarsi le mani sia prima che dopo essere andati in un bagno pubblico

2. evitare di toccare le maniglie delle porte dei bagni pubblici

3. evitare di sedersi sul wc del bagno pubblico

4. le donne non dovrebbero indossare mai jeans troppo stretti e indumenti poco traspiranti, terreni fertili per le micosi

5. preferire indumenti intimi di cotone bianco e riservare pizzi e colorati a occasioni speciali

6. in palestra prestare attenzione a saune e docce comuni e situazioni che favoriscono la promiscuità igienica

7. al mare evitare di tenere il costume bagnato: meglio cambiarlo quando usciamo dall’acqua

La dieta anti-candida

Soprattutto in caso di candidosi ricorrenti difficili da stroncare, cambiare stile di vita alimentare può essere d’aiuto. Infatti, la candida si nutre di lieviti e zuccheri, quindi un consumo eccessivo di dolci e prodotti lievitati aumenta le possibilità che il disturbo diventi cronico.

Una corretta dieta anti-micosi da abbinare sempre alla terapia in caso di candidosi ripetute, prevede: prodotti integrali, frutta ma solo a basso contenuto calorico – quindi, sì alle mele, mentre è meglio evitare uva, fichi e banane – limitare invece yogurt, prodotti da forno lievitati, verdure a foglia larga tipo la lattuga”spiega la Dr.ssa Trallo.

Quali sono gli esami da fare in caso di candida ricorrente?

Oltre alla comune profilassi a base di antimicotici a livello topico, è consigliabile anche una sorta di “pulizia” intestinale con principi attivi specifici, meglio se naturali, in modo da bonificare anche a livello sistemico la presenza di eventuali micosi. “Molto efficace a questo scopo è la Pseudowintera colorata una pianta originaria della Nuova Zelanda che da 65 milioni di anni fa non si è mai estinta né modificata grazie alle proprie capacità adattogene e a una spiccata attività anti-micotica che le ha consentito di arrivare fino a noi senza soccombere agli attacchi da parte dei più comuni microrganismi infettivi. “Sempre, ma proprio sempre -continua la ginecologa – far ricorso agli ovuli antimicotici quando il nostro medico ci sottopone a lunghe terapie antibiotiche, che posso aprire la porta alla candida, ospite subdolo ed indesiderato”.

In caso non bastasse a debellare il fastidioso fungo, alle donne che soffrono spesso del disturbo è consigliabile sottoporsi a vulvo-colposcopia per mettere a fuoco la presenza di eventuali “piaghette” del collo dell’utero, condizione normale in molte donne ma che, in alcune di esse, può favorire il cronicizzarsi della candida. La presenza di questa alterazione rende la mucosa cervicale più sensibile e favorisce una maggior quantità di secrezioni che alterano il pH vaginale. Le piaghette, infiammandosi, diventano a quel punto un “serbatoio naturale” della micosi perché le continue secrezioni e la maggiore umidità a livello vulvare aumentano le probabilità di sviluppare la candida. In questi casi sarà necessario cicatrizzare la piaghetta attraverso un trattamento con ovuli o tramite cauterizzazione, per porre fine alle perdite e quindi “asciugare” il terreno di coltura dell’infezione fungina.

www.named.it

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