
La chirurgia robotica è la nuova tecnologia d’avanguardia disponibile da oggi in Fondazione Poliambulanza a Brescia. Navio è il robot utilizzato nei pazienti che, a causa di artrosi o lesioni da trauma, necessitano di un interventi di protesi mono-compartimentale al ginocchio. Il robot, che garantisce massima accuratezza, minore invasività e maggior beneficio per il paziente, è composto da uno strumento computer-assistito, una fresa ad alta velocità, un programma in grado di stabilire con la massima precisione il punto di inserimento della protesi e di guidare il chirurgo nella fase di pianificazione ed esecuzione dell’operazione.
ROBOT CHE SOSTITUISCONO IL MEDICO?
Vi state chiedendo se con la scelta di utilizzare i robot viene sostituita la figura del medico? La risposta è no. “L’intervento rimane opera del medico – chiarisce il dott. Flavio Terragnoli, direttore del Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia di Fondazione Poliambulanza-. Il robot ci consente però di raggiungere un livello di accuratezza che nessuna mano e nessun occhio umano riesce ad avere. E questo può fare la differenza. Non solo la scelta della protesi avviene, infatti, tenendo conto delle caratteristiche anatomiche del paziente, ma il sistema robotizzato permette di personalizzare la procedura chirurgica, dando il massimo beneficio al paziente: minor dolore fisico e recupero della piena funzionalità in minor tempo”.
“La dimissione avviene in 3-4 giorni dall’intervento – aggiunge il dott. Terragnoli -. Tempistiche così veloci erano garantite in Fondazione Poliambulanza anche prima dell’avvento della chirurgia robotica, ma grazie a questa tecnologia i pazienti trattati hanno un recupero funzionale più completo”.
Ogni anno in Poliambulanza, si eseguono diverse centinaia di protesi di ginocchio, di cui un terzo circa sono protesi mono-compartimentali che potranno essere trattate con la chirurgia robotica.
A cura della Redazione
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