Salute

Anche i denti invecchiano

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Gengive gonfie e doloranti, arrossate e talvolta anche sanguinanti. Sono i sintomi della gengivite anticamera della più grave parondotite nota comunemente anche come piorrea che affligge quasi il 50% degli adulti. Predisposizione genetica e malattie dismetaboliche come il diabete non curato, ma anche il fumo di sigaretta e la scarsa igiene orale sono le principali cause. La prevenzione è semplice: igiene orale adeguata e controlli periodici dal dentista.

A cura di Liana Zorzi, con la collaborazione di Elena Boscagin, odontoiatra

“La bocca è una delle parti più affascinanti del nostro organismo. Purtroppo è anche sede di piccoli e insidiosi batteri che giunti nel cavo orale si attaccano ai denti formando la placca batterica, una patina bianca che avvolge i denti. – La placca è un “parassita” che attaccandosi ai denti infiamma e progressivamente distrugge la gengiva con tutto l’osso che circonda la radice dei denti.”

A questo punto gengiva e parodontodo (tutte le strutture attorno al dente) sono così infiammate e compromesse che il dente inizia a muoversi fino a cadere.
Come prevenire?

“Se 50 anni fa il dentista consigliava di spazzolare i denti con più vigore, e negli anni ’70 per ripulire la radice dei denti dal tartaro veniva incisa la radice, oggi esistono filo interdentale, spazzolini elettrici di gran precisione che eliminano la placca alla radice e aiutano a mantenere i denti “giovani e sani” più a lungo.

3 CONSIGLI SALVA-DENTI
1andare ogni 6 mesi dal dentista anche se non ci sono sintomi di gengivite: la placca batterica si forma quotidianamente e la sola pulizia domiciliare anche se fatta bene non basta. “Infatti, l’infiammazione delle gengive ha una fase silente, che noi chiamiamo “subclinica”, durante la quale i batteri iniziano ad attaccare subdolamente le gengive senza dare sintomi evidenti. Solo il dentista con una visita specifica può intercettare questa fase iniziale e quindi mettere in atto tutti i presidi per debellare la piorrea parodontale e la gengivite ai suoi esordi”.


2guardare il rosa e non solo il bianco: controllare lo stato delle gengive ogni giorno quando laviamo i denti. Se la parte rosa inizia a diventare rosso vivo, se toccando le gengive queste sanguinano oppure troviamo la saliva marezzata di sangue quando laviamo i denti, allora è il caso di andare dal dentista al piu’ presto. Se poi aspettiamo ancora perché magari la paura del dentista, “odontofobia”, ci attanaglia potremmo avvertire che i denti si muovono, fanno male e creano dei veri ascessi gengivali: in questo caso la patologia si è manifestata e all’odontoiatra non resta che diagnosticarla e trattarla.


3curare l’igiene dentale ogni giorno: attenzione allo spazzolino manuale che deve essere preferibilmente a setole morbide o di media durezza, spazzolare per 5 minuti dal rosa al bianco e non in orizzontale. E’ stato dimostrato infatti che spazzolare in senso orizzontale rovina le gengive oltre a non rimuovere la placca dentale tra dente e gengiva. Gli esperti consigliano di spazzolare i denti 3 minuti e aggiungere il dentifricio soltanto negli ultimi 2 minuti per rinfrescare la bocca. Il collutorio e’ facoltativo non avendo dimostrato alcuna efficacia terapeutica sulle patologie del parodonto, mentre invece il filo interdentale usato almeno una volta al giorno completa efficacemente una corretta igiene orale.

© Sani per Scelta


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